Oggigiorno è diventato sempre più comune avere dei disturbi legati alla sessualità. Per questo motivo infatti, oggi in quest’articolo andremo a parlare nello specifico di un disturbo legato a questo argomento, ovvero la satiriasi, cercando di capire che cos’è e come si può curare.
Che cos’è la satiriasi
Con il termine satiriasi si indica, come è già stato detto in precedenza nell’introduzione, un particolare disturbo legato alla sessualità. Nello specifico questo disturbo viene considerato spesso come una forma di ipersessualità dell’uomo, che spesso viene paragonata alla ninfomania delle donne.
Generalmente negli uomini che soffrono di questo disturbo psicologico, viene riscontrata una voglia esagerata e incontenibile di praticare dell’attività sessuale, senza prendere in considerazione la frequenza e l’intensità del rapporto.
Andiamo ora a vedere i principali sintomi che si possono manifestare con questo particolare disturbo.
I sintomi della satiriasi
Generalmente nei soggetti affetti da satiriasi, i principali sintomi che vengono notati sono legati alla personalità e all’umore e sono nello specifico:
- aggressività;
- irrequietezza;
- ansia;
- problemi legati al sonno;
- senso di frustrazione .
Questo particolare disturbo, però può provocare anche altre problematiche di natura fisica in chi ne soffre. Difatti la satiriasi può provocare delle disfunzioni sessuali come per esempio l’eiaculazione ritardata o precoce.
Non bisogna dimenticare che questo particolare disturbo psicologico può portare, inoltre in chi ne è affetto, ad un’eccessiva masturbazione di tipo compulsivo e ad un’eccessiva voglia di praticare atti sessuali, creando una vera e propria dipendenza.
Le principali cause scatenanti di questo disturbo
Questa dipendenza nel praticare frequentemente atti sessuali o masturbazione compulsiva, viene spesso associata ad un disturbo psicologico che può essersi manifestato dopo dei particolari traumi psicologici.
Infatti, secondo molti psicologi, la satiriasi nasce negli uomini che hanno vissuto dei contesti particolari, come degli abusi o che sono stato esposti per molto tempo a dei contenuti sessuali. Ma questo non è tutto. Questo particolare disturbo di natura psicologica potrebbe essere il frutto di una serie di insicurezze del paziente, come la presunta impotenza. Negli ultimi anni però questo disturbo ossessivo-compulsivo sta crescendo sempre di più poiché, grazie all’avvento di internet, vi è un accesso facilitato alla pornografia.
Le possibili cure
Per affrontare questa forte dipendenza che viene paragonata a quella legata ad un abuso di droghe, è necessario seguire un percorso psicologico molto particolare, procedendo in più fasi. La prima fase consiste nel portare la persona che manifesta questi sintomi da uno psicologo, che deciderà quale percorso terapeutico è necessario affrontare.
Lo psicologo, difatti, per procedere nella scelta del percorso terapeutico, farà svolgere al paziente un particolare test, ovvero il Sexual Addiction Screening Test. In questo test, il paziente dovrà rispondere a circa venti domande che riguardano la sessualità in generale, andando ad analizzare anche degli eventi passati che potrebbero aver scaturito l’inizio di questa patologia.
La seconda fase inizia prendendo in considerazione cosa viene detto dallo psicologo dopo aver visitato il paziente e averlo sottoposto a questo test. Nella maggior parte dei casi, si decide, come è già stato detto in precedenza, di optare per un percorso terapeutico in più sedute, in modo da affrontare l’argomento e risolverlo in un certo lasso di tempo.
Nei casi più gravi però questo non basta e, per non sfociare in complicanze molto più gravi per il paziente, vi è la possibilità di inserirlo in alcune strutture di riabilitazione, in cui può essere seguito costantemente da personale qualificato e preparato per questo disturbo psicologico.
Bisogna ricordare che in alcuni casi il medico, in collaborazione con lo psicologo, potrebbe decidere di somministrare dei farmaci antidepressivi per cercare di risolvere questo problema.
In conclusione possiamo dire che la satiriasi è un vero e proprio disturbo psicologico della sessualità, che non va sottovalutato in quanto viene considerato allo stesso livello di una dipendenza da droga o da alcool. Per questo motivo è necessario parlarne con il proprio medico il prima possibile e cercare di trovare la soluzione più appropriata a questo problema.