Gravidanza e stato di salute: le perdite bianche
Una donna in stato interessante è sempre da tenere sotto esame. Questo, ovviamente, avviene per la sua particolare condizione fisica: la donna in gravidanza necessita di controlli periodici per tenere sotto controllo diversi fattori che potrebbero influenzare l’avanzamento della gestazione stessa, dal suo personale stato di salute a quello del bambino che porta in grembo. Durante tutta la gravidanza, oltre al fatto di essere sottoposta ad innumerevoli visite e controlli, la donna vede il suo corpo trasformarsi, sia internamente che esternamente. A livello corporeo avvengono cambiamenti importanti, e particolare rilevanza va demandata alla possibilità che si manifestino fenomeni fisici inusuali e da tenere sott’occhio. Quando questi fenomeni si manifestano è di assoluta importanza prenderne atto e farlo presente il prima possibile al proprio dottore (o all’ostetrica), onde evitare l’insorgere di problematiche relative al proprio stato di salute e a quello del feto. Uno dei fenomeni che potrebbe manifestarsi con maggiore facilità durante la gravidanza è quello delle cosiddette perdite bianche. In realtà le perdite bianche si possono manifestare anche durante il ciclo mestruale, il che fa ben rendere conto come il manifestarsi del problema interessi un numero ancor maggiore di individui femminili. Vediamo quindi da cosa sono caratterizzate le perdite bianche, come e quando si manifestano e cosa comportano a livello fisico nel corpo della donna.
Perdite bianche: caratteristiche
Per prima cosa bisogna specificare che, nella maggior parte dei casi, le perdite bianche corrispondono alle secrezioni vaginali prodotte, per l’appunto, dalla vagina nella fase di ovulazione. Gli spermatozoi, infatti, fanno molta difficoltà a raggiungere l’utero, in quanto all’interno della vagina sono presenti condizioni fisiche che non permettono facilmente la risalita verso le aree più interne della stessa. Per ovviare a questo problema la vagina produce quindi un liquido biancastro che permette la risalita stessa degli spermatozoi, in modo tale da facilitare notevolmente il percorso del liquido seminale verso l’utero. Il liquido prodotto, come già specificato, ha un colore tendente al bianco e può capitare che questo possa essere emesso anche non durante un rapporto. Di conseguenza, si può comprendere come sia possibile percepirlo e trovarlo nell’area vaginale. Niente paura, dunque. Un altro fenomeno che riguarda la produzione di liquido biancastro riguarda l’assunzione o meno della pillola contraccettiva. Solitamente, la donna che prende la pillola non dovrebbe assistere al manifestarsi delle perdite bianche, in quanto, come detto in precedenza, questo viene prodotto esclusivamente per questioni legate all’ovulazione; il principio della pillola contraccettiva è proprio quello di impedire l’ovulazione, e pertanto non vi sono motivi per cui il liquido biancastro debba essere prodotto dalla vagina.
Il ciclo e le perdite bianche
Le perdite bianche potrebbero manifestarsi facilmente anche in fase premestruale. Potrebbe essere già capitato che, prima del ciclo, si siano notate macchie biancastre nel proprio intimo. In realtà il liquido bianco potrebbe essere stato prodotto dal batterio vaginale presente all’interno dell’organo sessuale della donna, il batterio che protegge l’intero ambiente vaginale e che potrebbe fuoriuscire proprio dal cavo uterino. Il batterio in questione è presente anche in fase di ovulazione o durante un rapporto, per cui non è raro assistere a delle perdite che in una prima fase potrebbero spaventare colei che nota la presenza del colore bianco nell’intimo. Niente paura, dunque: il corpo è una macchina perfetta.