Altimenti nota come Ginseng delle Ande, la Maca, ha conosciuto grandissima popolarità e consenso tra i pubblico negli ultimi anni. Ad esser maliziosi si potrebbe pensare che gran parte dell’interesse che la Maca ha raccolto sia dovuto all’accattivante soprannome di “Viagra Naturale” con il quale la pianta viene informalmente riconosciuta.
Benché la notorietà del prodotto sia di da concentrarsi soprattutto nell,ultimo periodo, la Maca è una pianta che può vantare origini assai antiche. Già conosciuta dal popolo andino come un potente afrodisiaco, la Maca cresce spontaneamente sulle vette Peruviane ad una sorprendente quota di 3.500 – 4.500 metri sul livello del mare e per questa sua peculiarità viene considerata una pianta in grado di adattarsi con singolare facilità anche alle condizioni più estreme. Cerchiamo di scoprire ora, nel dettaglio, come si presenta la Maca e quali sono le sue caratteristiche principali.
Cos’è la Maca?
La Maca è una pianta, o per meglio dire un tubero, che appartiene alla più ampia famiglia delle Crucifere (o Brassicacee); la stessa famiglia a cui appartengono verdure ben più comuni alle nostre latitudini come cavoli, cavolfiori e broccoli tanto per citarne alcune.
A differenza delle specie più conosciute di cui si utilizzano principalmente le foglie o, al massimo i fiori, la Maca, che ha l’aspetto più o meno di una rapa, ha il suo cuore benefico nelle radici che assorbono nutrimento vitale e sostanze benefiche dalla terra che la accoglie. Nonostante la famiglia di origine sia la stessa, in natura è possibile trovare numerose tipologie di Maca in relazione sia alla forma e dimensione della radice sia considerandone la diversa colorazione. Alcuni recenti studi hanno evidenziato come, ad ogni tipologia di Maca, corrispondano proprietà benefiche differenti.
Le più conosciute sono, senza dubbio, la Maca gialla, quella nera (o scura) e quella rossa che è diventata nel tempo uno dei componenti principali di sofisticati integratori alimentari. Il processo di lavorazione, naturalmente, comincia con l’estrazione della radice, prosegue con l‘essicazione (l’eliminazione di tutta l’acqua che il tubero conserva al suo interno) per terminare con la sua polverizzazione.
Quest’ultimo passaggio è essenziale per rendere la Maca un prodotto finito atto ad essere posto in commercio, ma è anche fondamentale per il mantenimento di tutti i principi attivi che la radice contiene. Il processo industriale ha elaborato due sistemi differenti per la polverizzazione: il primo, chiamato gelatinizzazione, sottopone il tubero ad altissime temperature che conducono alla frantumazione dell’amido in esso contenuto rendendo la Maca più solubile; il secondo, invece, chiamato metodo RAW, espone la pianta a basse temperature che consentono alla radice di mantenere pressoché intatte tutte le sue proprietà benefiche, ma restituisce una polvere decisamente meno solubile e, talvolta, meno digeribile.
Ogni prodotto alimentare posto in commercio specifica nel dettaglio quale dei due metodi è stato utilizzato: prestare attenzione anche a questo aspetto prima dell’acquisto è fondamentale per effettuare la scelta più adeguata alle proprie esigenze. La radice, coma abbiamo visto, trae i suoi principi attivi dalla terra in cui nasce; per questa ragione la sua composizione chimica è estremamente significativa e rende la pianta un vero concentrato di benessere. L’elevata concentrazione di vitamine (Tiamina o B1, Riboflavina o B2 e vitamina C), proteine, minerali (potassio, iodio, sodio, calcio, fosforo, ferro, manganese, cobalto e zinco) e aminoacidi (tra cui acido glutammico, arginina, acido aspartico e valina) rende l’alimento ricco di sostanze nutritive essenziali per l’organismo.
Le proprietà benefiche della Maca
La ricchissima composizione chimica che contraddistingue la radice, la rende un alleato prezioso per aiutare l’organismo a ritrovare un beneficio ad ampio spettro. Scopriamo, allora, alcune di queste prerogative magiche che rendono la pianta un vero e proprio nettare degli Dei:
- Una carica di energia
Secondo alcuni autorevoli storici, la Maca veniva utilizzata quotidianamente dai guerrieri Inca per sovra performare la propria energia durante le battaglie. L’elevata concentrazione di nutrienti contenuti nella radice, apportano un effetto rinvigorente all’organismo contribuendo in misura significativa a combattere la fatica sia fisica che mentale. Per questo motivo la radice è in grado di rivitalizzare il fisico e alleggerire la mente dai carichi e dalle scorie prodotti dal perdurare di situazioni stressanti.
- Un alleato nella lotta all’anemia
L’elevata concentrazione di minerali e vitamine nella radice aumentano la quantità di emoglobina presente nel sangue stimolando la produzione di globuli rossi. Per questo motivo la Maca risulta efficace nella lotta all’anemia causata da forte carenza di ferro ed un ruolo di primo piano nel rafforzare le difese messe in atto dal sistema immunitario.
- Un concentrato di bellezza
La contemporanea presenza, in elevate quantità, di vitamina A, C ed E, regala al tubero una decisa azione antiossidante in grado di contrastare i segni del tempo e l’invecchiamento precoce e che risulta essere sorprendente per la salute della pelle e dei capelli che acquistano tono, vigore e lucentezza.
- Un compagno nella lotta ai chili di troppo
Nella lotta contro la bilancia, la Maca è un alleato prezioso che agisce su tre piani differenti. In primo luogo, grazie alla sua funzione energizzante, aiuta a rendere più efficaci le sedute di fitness conferendo tono e vitalità ed alleggerendo i carichi della fatica; in secondo luogo induce un senso di sazietà prolungato e, infine, grazie all’elavata presenza di iodio stimola il metabolismo e l’attività tiroidea contribuendo ad aumentare il consumo calorico.
- Una benefica deflagrazione ormonale
Già gli antichi Inca erano soliti consumare la radice per aumentare la propria virilità e le proprie prestazioni sessuali. Alcuni recenti studi in merito, hanno evidenziato che la Maca (soprattutto nella sua varietà rossa) è in grado di stimolare la produzione di ovociti nelle donne e di migliorare la spermatogenesi maschili con evidenti ripercussioni positive sulla fertilità.
La Maca, inoltre, viene utilizzata per combattere i disturbi legati all’erezione e all’andropausa maschile mentre, in campo medico, viene proposta per le patologie legate alla prostata sulla quale ha un’azione benefica favorendone la riduzione. La Maca, inoltre, esercita un’azione regolarizzante sul complesso sistema ormonale femminile (soprattutto a livello di estrogeni), aiuta a lenire i disturbi legati alla pre menopausa, e a normalizzare il ciclo mestruale.
- Un alleato nella lotta all’osteoporosi
L’elevata concentrazione di calcio nella radice è essenziale per facilitare l’aumento della densità ossea e con significativi risultati in relazione alla prevenzione nel campo dell’osteoporosi e della fragilità scheletrica soprattutto nel genere femminile.
La Maca in cucina
Disponibile all’acquisto in numerosi integratori alimentare, la Maca può essere tranquillamente introdotta nell’alimentazione quotidiana partendo direttamente dalla cucina. Dal punto di vista nutrizionale e della conservazione delle proprietà benefiche, la Maca andrebbe consumata a crudo.
Un cucchiaino di polvere di Maca, mescolata con un frullato di frutta o verdura fresca oppure uno yogurt magro, è corroborante e piacevole per l’organismo anche se, talvolta, può risultare di gusto piuttosto amaro.
La farina di Maca, inoltre, trova impiego nella produzione dolciaria, soprattutto per prodotti per la colazione come biscotti, cereali e torte di vario genere, ma è ottima anche nella realizzazione di gustosi panini.
Controindicazioni all’uso
Da un punto di vista strettamente medico non sono note interazioni della Maca con terapie farmacologiche in atto o con altri prodotti alimentari. La radice è generalmente bel tollerata, anche se può dar luogo a qualche affaticamento dell’apparato digerente e non sono conosciuti effetti collaterali neppure in caso di sovra dosaggio, ma è sempre opportuno consigliarsi con il proprio medico di fiducia prima dell’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento. Taluni medici, inoltre, sostengono che l’estratto di Maca svolga un’azione del tutto simile a quella degli estrogeni femminili e, per questa ragione, ne sconsigliano l’assunzione in caso di presenza di tumori al seno, all’ovaio e all’utero. Anche l’eventuale presenza di fibromi uterini o una concreta predisposizione genetica allo sviluppo degli stessi viene ritenuta ostativa all’assunzione prolungata del prodotto.