Che cos’è un esame istologico
Spesso, in seguito all’individuazione di una determinata patologia, il medico curante consiglia di effettuare un esame istologico, che consiste nell’analizzare un campione di tessuto del corpo mediante l’utilizzo del microscopio in modo da individuarne le cause. Il frammento di tessuto, inoltre, deve essere tenuto costantemente sotto controllo affinché non venga sottoposto a modifiche e alla fine prevede un referto istologico da compilare. Quest’ultimo deve essere caratterizzato da una vasta gamma di elementi essenziali tra cui i dettagli rilevanti dopo avere effettuato l’analisi al microscopio, i materiali osservati in modo macroscopico e l’elenco dei diversi materiali e tessuti.
Perché è importante richiedere un esame istologico
Quando un paziente si sottopone ad un intervento chirurgico, in seguito al tessuto asportato, il medico consiglia di effettuare un esame istologico al fine di evitare conseguenze negative che potrebbero verificarsi in seguito all’operazione. In questo caso, quindi, l’esame istologico non risulta essere un fattore allarmante. Esso, però, potrebbe essere essenziale anche in altre situazioni: è il caso, ad esempio, in cui vengano a formarsi dei moduli sospetti oppure se si è appena concluso un aborto. L’esame istologico, quindi, sarà utile al fine di analizzare le possibili patologie oppure per identificare le cause fisiologiche relative al feto. Inoltre, quest’esame può essere richiesto anche nel caso di un tumore al colon o al seno. Nella maggior parte dei casi, oltre alle situazioni accennate in precedenza, i pazienti decidono di sottoporsi ad un esame istologico nel caso in cui ci sia la presenza di una forma tumorale. In questo caso, infatti, il suddetto esame viene chiamato iter diagnostico di una formula tumorale. L’esame consente di identificare le cause e lo stato di tale patologia e, in seguito alla diagnosi delle possibili cause, procedere ad una terapia curativa. Inoltre, in base alla presenza di una formazione oncologica, l’esame istologico è utile al fine di: rilevare la diffusione di cellule tumorali all’interno dei vasi sanguigni, identificare la velocità con cui queste cellule sono in grado di diffondersi nell’organismo e consente di scoprire la tipologia e le dimensioni del tumore.
L’esame istologico costituisce una forma di previsione attendibile?
L‘esame istologico, eseguito in ambiti ospedalieri utilizzando delle tecnologie innovative, rappresenta una fonte attendibile nel caso in cui vi sia la presenza di diverse patologie. Per ottenere dei risultati efficienti ed ottimali, è importante che l’esame istologico venga effettuato su tessuti biologici esportati in seguito ad un intervento chirurgico. Questo, infatti, costituisce l’unico modo per analizzare in modo dettagliato le cause di una patologia. Infine, è fondamentale ricordare che spesso i tempi di attesa richiedono molto tempo ed il paziente dovrà aspettare fino ad un massimo di 20 giorni.
Al contrario, nel caso in cui il paziente si trovasse in una condizione di emergenza, possono essere necessarie solo 24 ore. Grazie all’esame istologico, quindi, è possibile identificare la natura delle cellule tumorali che possono essere sia benigne che maligne. Se l’esame rileva la seconda opzione, mediante i risultati, è possibile definire il tipo istologico della malattia e a che grado di aggressività si trova quest’ultima.
L’importanza dell’esame istologico intraoperatorio
Nel caso in cui venisse richiesto di analizzare le origini di un tessuto biologico, il paziente viene sottoposto ad un esame istologico intraoperatorio che ha la durata di mezz’ora. In questo caso, è necessario analizzare in maniera dettagliata i vari campioni di materiale biologico, che può assicurare un risultato attendibile solo se è stato sottratto direttamente dal corpo di un paziente che ha subito un’operazione. L’aspetto positivo di questa tipologia di esame è il fatto che i campioni vengono analizzati dal team chirurgico in maniera istantanea. A differenza dell’esame definitivo, l’esame istologico intraoperatorio non comporta l’immunoistochimica, la biologia molecolare e le altre tecniche ausiliari.
Che cos’è un esame istologico estemporaneo
L‘esame istologico estemporaneo consiste nell’asportare una parte di tessuto del corpo, dopo avere subito un intervento chirurgico. Questa porzione di tessuto, in seguito, viene congelata in attesa di essere analizzata mediante l’identificazione al microscopio da appositi specialisti del campo. Questa tipologia di esame mostra in grandi linee la possibile patologia di cui è affetto il paziente e non risulta essere una fonte molto attendibile, in quanto la percentuale di riscontrare risultati falsi è molto alta. I risultati che si ottengono, infatti, necessitano di una analisi più attenta e dettagliata che richiede diversi giorni di attesa.