Il bulgur, capiamo di cosa si tratta.
Il bulgur viene chiamato, anche, grano spezzato, in quanto subisce un particolare processo di lavorazione. In sostanza, esso è costituito da grano duro integrale, i quali chicchi vengono cotti a vapore, essiccati e successivamente tritati, venendo ridotti in piccoli pezzi. Il bulgur è un prodotto che ha origini turche, ma è molto utilizzato in diversi paesi mediorientali, uno tra tanti, il Libano. Il suo nome ha origini, ovviamente, turche, infatti, il temine bulgur, assume il significato di orzo bollito.
Esistono molte varietà di bulgur. Quello a grani grossi, solitamente, viene impiegato nelle minestre oppure come contorno in altri piatti, quello a grani più fini, invece, è utilizzato per le insalate e pietanze fredde. Oltre al bulgur tradizionale, di cui abbiamo appena parlato, esiste anche il bulgur crudo. Questo proviene dal grano duro, selezionato con la massima attenzione che viene, successivamente spezzato fino ad ottenere dei grani adeguati alla cottura. Questa varietà di bulgur, non essendo passato dagli stessi processi di lavorazione di quello tradizionale, mantiene tutte le proprietà, le caratteristiche ed i benefici del cereale originale. La caratteristica principale del bulgur crudo è quella di riuscire a mantenere una certa consistenza dopo la cottura.
Questo prodotto, ha delle caratteristiche nutrienti molto simili a quelle del frumento integrale. Non a caso, possiede, fibre, vitamine B1, B2, PP, E, fosforo, potassio, magnesio, ferro, amido e proteine. Ha una basso contenuto di grassi ed inoltre, rispetto ad altri alimenti a base di cereali, come la pasta, il bulgur è a basso contenuto calorico, quindi adatto anche per chi segue una dieta ipocalorica. Per via di questi nutrienti, il bulgur è un alimento, vivamente consigliato per le donne in gravidanza e in allattamento.
L’utilizzo del bulgur in ambito culinario.
Come abbiamo già detto, esistono diverse varietà di bulgur e per capire come cucinarlo, si dovrà tenere conto di che varietà si tratta. Infatti, il bulgur precotto, dovrà essere tenuto a riposo per 30 minuti dopo la lavorazione e successivamente, messo a cuocere in acqua bollente per 15 minuti. Il bulgur integrale crudo, invece, non prevede questo procedimento di cottura, ma basta metterlo a bollire in una quantità di acqua che sia più del doppio del volume del bulgur stesso.
Più raramente, il bulgur viene cotto con le stesse modalità di un risotto. In altre parole, aggiungendo in pentola del brodo vegetale e contemporaneamente mescolandolo, come un tradizionale risotto, anche se, in realtà, la cottura in maniera tradizionale, lo esalta maggiormente, rendendolo molto più gradevole. Di seguito andremo a vedere una ricetta tipica fatta con il bulgur.
Insalata di bulgur alla libanese.
Si tratta di un piatto della cucina tipica mediorientale. In questa pietanza il bulgur è accompagnato da pomodori, cetrioli, feta ed insaporito con paprika e limone. È un piatto saporito, molto semplice da preparare e che fa parte delle ricette estive.
Per preparare l’insalata di bulgur alla libanese, in porzioni da 4 persone, occorrono 300 grammi di bulgur, da cuocere nel doppio del suo peso di acqua (600 grammi) leggermente salata. Una volta assorbita l’acqua, sarà necessario sgranare il bulgur. Nell’attesa della cottura, tagliare a spicchi 250 grammi di pomodorini e due cetrioli a rondelle delle stesse dimensioni. Poi, sgocciolare 300 grammi di feta dal suo liquido e tagliarla a cubetti uniformi. Una volta cotto e sgranato il bulgur, passarlo in una ciotola capiente ed aggiungere le verdure, la feta ed in fine arricchire con un pizzico di sale, pepe (meglio se paprika), due cucchiai di olio d’oliva e due cucchiai di limone. A questo punto la vostra insalata di bulgur alla libanese, sarà pronta per servire e da mangiare in qualunque momento della giornata. È consigliabile, preparare questa insalata, qualche ora prima di servirla, in modo tale da poterla conservare in frigorifero e mangiarla come piatto freddo.