Con l’arrivo delle temperature più basse aumenta anche il rischio di contrarre una tracheite. Ma di cosa si tratta esattamente? Ed è una malattia cronica o facilmente curabile? E poi la domanda più frequente: è collegata al bruciore al petto o sono due cose ben distinte? Risulta chiaro che sono tante le domande circa la sua sintomatologia e il suo decorso: per questa ragione cerchiamo di fare chiarezza su questa infiammazione che può colpire sia adulti che bambini.
Cos’è la tracheite?
La tracheite è un’infiammazione a carico della trachea, come si evince già da suo nome. La zona coinvolta è quindi quella della gola, che risente immediatamente dei sintomi più comuni, come quel bruciore che spesso ci accompagna nelle fredde serate invernali e che spesso viene confuso con un banale arrossamento. La causa più comune, che la distingue da altri malesseri stagionali, è la presenza di un’infezione, che può essere sia virale che batterica. Ecco perché bisogna prestare più attenzione ai sintomi e capire l’origine effettiva, per evitare anche ulteriori complicazioni. La tracheite coinvolge la trachea e le mucose, caratterizzando un’infiammazione diffusa che può comportare fastidi respiratori e legati alla deglutizione. Ma dire che il raffreddore è una causa della tracheite non è sempre un’affermazione corretta. Molte volte, infatti, avviene proprio il contrario: a causa di un raffreddore mal curato o con complicazioni, si può determinare l’insorgere della tracheite. Un ruolo fondamentale a favore della sua formazione può essere il nostro sistema immunitario. Di norma è quella sorta di armatura che ci difende dalle infezioni e ci protegge da eventuali malattie. Se, però, viene meno la sua forza e l’organismo risulta debilitato, per infiammazioni come la tracheite è facile subentrare e arginare il sistema di protezione. Ecco perché è un’affezione che non colpisce solo le persone adulte, ma anche e soprattutto i più piccoli, spesso più deboli e vulnerabili. In entrambi i casi, però, la tracheite può essere facilmente curata se diagnosticata correttamente. Ed è proprio il bruciore al petto uno dei sintomi più frequenti che fanno immediatamente pensare ad un disturbo che coinvolge la trachea. Scopriamo insieme tutti gli altri sintomi, prima di capire come curarla.
I sintomi della tracheite
Alla domanda: tracheite e bruciore al petto sono correlati, noi rispondiamo di sì. Uno dei segnali che fanno proprio individuare la problematica è proprio questo aspetto. Sicuramente per una persona adulta è più facile comunicarlo al dottore e rendere più veloce il consulto, ma dal momento che quasi mai rappresenta l’unica sintomatologia, anche nei casi di tracheite nei bambini si può capire di cosa si tratta. La gola è di certo l’organo più colpito: si fa fatica a deglutire, si sente dolore o prurito e si ha una sensazione di secchezza continua. I più piccoli stentano sia a mangiare che a bere: per questa ragione i familiari chiamano subito il medico e poi si accorgono di un presunto caso di tracheite. L’arrossamento della gola è associato anche altri aspetti legati alle vie respiratorie. La tosse è di certo uno dei più frequenti fra i sintomi. Secca o con catarro, evidenzia un campanello d’allarme che aiuta i medici a individuare il problema. Infine, la tracheite può manifestarsi con la comparsa di stati febbrili, con temperature anche molto alte. Inoltre, fa la sua comparsa anche il raffreddore, che si unisce ai sintomi prima elencati. Risulta evidente che il dolore al petto non rappresenta l’unico sintomo di questa infiammazione, ma uno dei suoi stati più frequenti. Se la tracheite non è immediatamente legata a forme allergiche, il suo decorso può essere più breve e quasi sicuramente non cronico. Infatti, nel caso di tracheite allergica si ricorre a periodiche vaccinazioni e assunzione di farmaci antistaminici per evitare le sue manifestazioni che altrimenti avverrebbero più frequentemente.
Come curare la tracheite
Se si parla di tracheite in forma leggera, con febbre bassa e normale raffreddore, basta poco per trovare sollievo e una risoluzione del problema. Spesso, in questi casi, non si ha nemmeno bisogno di prendere farmaci e con una certa cautela e qualche attenzione in più, si ottengono dei risultati piuttosto positivi e in poco tempo. La ragione di questo decorso così rapido è comunque legata anche all’origine del problema, che è di base virale e non batterica. In quest’ultimo caso, infatti, bisogna prestare qualche accorgimento in più. Per evitare conseguenze ben più gravi che possano coinvolgere anche altri organi, come i polmoni, si richiede l’intervento dell’antibiotico. Soprattutto nei bambini è molto efficace anche l’uso dell’aerosol, che aiuta a liberare le vie respiratorie e dare un sollievo, soprattutto per la notte. Poi sarà il medico che ha in cura il paziente a decidere la cura più appropriata in base all’effettiva causa della tracheite. Qualcuno preferisce curare l’infiammazione della trachea con prodotti poco invasivi, i cosiddetti rimedi naturali che comprendono sostanze omeopatiche. Ma ogni caso è differente e deve essere il medico curante, dopo un’opportuna e approfondita visita, a dare il parere definitivo. Mai affrontare una qualsiasi problematica medica senza prima consultare il dottore e soprattutto è consigliabile evitare di prendere iniziative e assumere farmaci che nessuno ha prescritto.
La tracheite negli adulti e nei bambini
Affrontare un caso di tracheite in un bambino non è sempre facile come per gli adulti. Mentre nel secondo caso si è più propensi ad assumere antibiotici o farmaci sedativi, nei soggetti in tenera età non è sempre possibile. Ecco perché è importante diagnosticarla il prima possibile per evitare che ci possano essere complicazioni che richiedono necessariamente l’uso di farmaci specifici. A volte la tracheite si manifesta anche dopo casi di malattie esantematiche, soprattutto in età infantile. In questi casi non è possibile evitare i rimedi farmaceutici, che diventano indispensabili per gestire al meglio la malattia. La tracheite in forma lieve o passeggera sia negli adulti che nei bambini può essere trattata anche con sciroppi e spray per la gola, che danno un immediato sollievo e non fanno male all’organismo. Non ci sono particolari accorgimenti per alleviare il bruciore al petto. Mentre per tosse, mal di gola e raffreddore si può ricorrere a queste soluzioni prima descritte, il dolore al petto spesso comune nei casi di tracheite può trovare sollievo magari bevendo latte o acqua calda con miele e con tanto riposo. Prima di prendere qualsiasi decisione ricordiamo l’importanza di consultare il medico in ogni caso.